6 marzo 2015

La candela della nanna

Non molto tempo fa, ho letto questo bel post di www.cosedamamme.it  e ho ritrovato con piacere quella che è anche una nostra tradizione, nata lo scorso anno una volta approdati nella nuova casa, ora meno routinaria ma spesso ancora presente nella sua versione più completa.


Un momento in cui siamo lì riuniti, per raccogliere e fermare nella memoria il tempo che è stato, per ripercorrere la giornata, imparare a pensare, a riflettere, a elaborare e condividere, per ricordarsi qualcosa ma pure per seguire l'onda di quello che lì per lì sembra essere il ricordo dominante, e seguirlo a braccio.

In cerchio tutti insieme, volendo con una tazzina di tisana o caffè d'orzo caldo, attorno alla candela che una volta spenta, chiuderà la giornata ed aprirà la notte. Ciascuno a turno racconta la sua, condivide con gli altri quali siano state la cosa più bella e quella più brutta, e come queste lo abbiano fatto sentire.

Per un'educazione all'espressione delle emozioni, un esercizio molto utile anche per noi grandi, davanti ai nostri figli, e tra noi. 

Ci sono anche serate in cui il rituale salta. Pazienza. Ma quando possibile, vale la pena viverlo fino in fondo, anche se si dovesse prolungare un pò, anche sforando l'orario della messa a letto, perchè in quel piccolo cerchio c'è molto più di quanto non si veda. 


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