17 febbraio 2016

"Metodi" ed altre follie



Quello dei metodi è un tema sempre caldo. Quale genitore non incappa almeno una volta, anche non necessariamente per scelta, in uno pseudo-autorevole decalogo di raccomandazioni che si spacciano per infallibili? intorno al sonno, alla fame, alla sete, alla cacca....al ciuccio, al latte, ai giocattoli, al vasino, al pannolino, all'arredamento, ai vestiti, alle scarpe, allo sport, all'alimentazione, all'animale domestico......devo continuare?

Sin dal test di gravidanza la donna o la coppia sono bersagliati da consigli di ogni tipo, racconti ed esperienze più o meno indelicati, sostanzialmente inutili. Perchè spaventano, o confondono, certamente disturbano. Questo post non entrerà nel merito puntuale di evidenze scientifiche che smentiscono alcune pratiche piuttosto che altre, anche se credo che cercherò di scriverne, perchè le informazioni corrette meritano di essere trovate facilmente e contribuire alla causa mi sembrerebbe una cosa buona.

Questo è invece un semplice post da doula che viene chiamata, ogni tanto, per richieste che i sedicenti dispensatori di metodi contribuiscono ad alimentare. Richieste che non mi sento di definire completamente assurde solo perchè conosco le possibili fatiche dell'accudimento, e perchè credo che ogni stanchezza genitoriale meriti uno spazio di ascolto e di contenimento, anche se certo gli approcci e le soluzioni sarebbero completamente diversi. Richieste alle quali rispondo cercando uno spazio per altra manovra, qualche volta lo spazio si trova e qualche altra no, e chissà quale sarà il prossimo numero che chiameranno.

Diffidate, tutti e sempre, da chi si propone come Esperto. Da chi si fregia dell'autorità di Insegnarvi un Metodo. Che Rieducherà/ Riprogrammerà /Imposterà la vostra creatura. Che minaccia conseguenze future irreparabili se il Metodo non sarà applicato, che applica scadenze e limiti di tempo a vostr* figli* che dovrà essere addestrat* entro un certo tempo altrimenti tutto sfuggirà al controllo...e già che ci siamo diffidate anche da chi vi parla di controllo come di qualcosa di indubbiamente positivo :)))
Diffidate di chi proponendo quanto sopra, spaccia il tutto come un grande sostegno, un' irrinunciabile forma d'aiuto, un regalo che dovete farvi, se avete un pò d'amor proprio.....un amor proprio che caro vi costa, perchè le cifre sono alte, direi vergognose.

Quel filone secondo cui il bambino è lì per approfittarsi di noi e spolparci vivi e dunque va domato, mors tua vita mea, sopravvivere nonostante i figli e non vivere con i figli.
Quel filone tanto redditizio per cui se ti convinco perbene che sei un genitore incompetente solo perchè non avevi figli fino a ieri, avrai bisogno di Esperti per prendere ogni decisione, perchè qualunque voce sarà sempre più saggia della tua. Così ti sentirai ancora più insicuro e chiamerai e spenderai ancora, facile no? Riusciamo a immaginare quanto sia sano un sistema famigliare basato su questo?
Per questa sera è tutto. E a voi, è mai capitato di incappare in qualche Esperto?













8 febbraio 2016

Giornate che a un certo punto...si inclinano.


C'era una volta l'altro ieri. Che era il 6 febbraio ed è stata una bella giornata, intensa, faticosa, fatta di lavori all'orto la mattina presto e pomeriggio di sfilata in maschera con tutti i bimbi del quartiere e terminata con una cena al ristorante tra amici. Jari stavolta fuori dalla pancia e con un nome, i grandi a dormire dai nonni. Questo altroieri che era la vigilia del mio compleanno, con cui storicamente non ho un buon rapporto, ma che proprio dallo scorso anno cominciava forse a diventarmi simpatico.

Poi è arrivato ieri, il 7 febbraio, che ha presto cominciato ad inclinarsi, nonostante fosse partito bene, nonostante i bambini siano tornati con un regalo tutto loro che era anche bellissimo, una scatolina con dei gettoni, un pezzo di travertino con cui si fanno i bordi dei marciapiedi, una vite con un bullone, cinquanta lire e dei pezzi di vetro smussati dal mare. Nonostante il pomeriggio abbia rivisto dopo mesi una delle mie amiche del cuore e festeggiato uno dei suoi bimbi che ha il compleanno uguale al mio, che è uno dei nostri amichetti di sempre e che è l'amore di Gaia, nonchè quasi gemello di pancia.
Nonostante tutto questo, è stata una pessima giornata.

Mi sarebbe piaciuto scrivere di cose belle, emozioni gioiose, fotografare una torta piena di candeline come piacciono a me, una tavola colorata e festosa. Invece ho litigato con tutti, marito e figli, non  sopportavo nessuno. Ho solo detto cose sgradevoli e antipatiche, sono stata infinitamente pesante, ho anche rinfacciato a tutti di avermi reso così ostile. Poi chiaramente mi sono anche pentita e la giornata se possibile è diventata ancora più storta ed infelice.

Oggi, ho passato la giornata a ripensare a ieri. Non sono giunta a una vera spiegazione sul perchè sia andata così male, ma ho fatto pace con la possibilità che ci siano giornate come quella. Si, può succedere, che mi stiano tutti sulle scatole. Si, amore, tempo, spazio, insieme, ma ogni tanto anche ognuno per fatti suoi. Si, tesori della mamma. Ma se mamma quando qualcuno la chiama corre, sarà pure ora che quando chiama lei non debba ripetersi.

In fondo, non posso credere di avergli detto davvero "mi avete rovinato il compleanno" . Significa che al compleanno ci tengo??!? Io??!! Interessante. Molto interessante :)

Due cose buone però sono successe: è nata la bimba di una mia cara amica e compagna di viaggio nella formazione Melograno, e poi, questo blog ha compiuto un anno!!! E mi ha regalato attraverso tutti voi che lo leggete (che non siete pochi!grazieeeee.....) moltissime soddisfazioni, e pillole (a volte panini!)di felicità. Non è poi così male come semino positivo da aver piantato nel mio difficile rapporto col 7 febbraio.
La tortina, comprata al volo, con una sola candelina, che neppure ho soffiato perchè ero arrabbiata,ora che ci  penso la posso dedicare più a lui che a me...e intanto, a casa ho fatto esplicita richiesta di rifarmi con un non-compleanno...vediamo un pò quando arriverà...




1 febbraio 2016

Piccola storia dei primi orecchini...

Un pomeriggio, Gaia ci ha detto di aver deciso che l'indomani avrebbe voluto farsi i buchi alle orecchie. Se ne era parlato qualche volta, anche se nella mia mente era un'eventualità ancora piuttosto lontana. Gaia è una bimba leone, attenta e decisa, contagiosa con i suoi stati d'animo, che fin da piccolissima ha sempre tenuto molto ad esprimere chiaramente i suoi desideri o il suo disappunto.

Quando ha detto di avere deciso lo ha fatto con chiarezza, e molta naturalità, perciò abbiamo pensato che fosse giusto accogliere questa volontà, pur avendo un pò di timore per come si sarebbe trovata realmente nella circostanza pratica. Mi sono offerta di accompagnarla e di farmene prima uno io, lì con lei, così che avrebbe potuto vedere come funzionava, e quindi decidere se continuare o invece ripensarci...e la mattina dopo siamo uscite, molto emozionate.

Così io ho fatto il mio (settimo) buco alle orecchie, con lei che guardava incuriosita e tranquilla, me che ero mille volte più agitata di una bimba di quattro anni e mezzo che invece un secondo dopo ha detto "adesso tocca a me" e che si è seduta guardandosi dritta nello specchio entusiasta.

Primo, e poi secondo, il respiro sospeso, forse l'incredulità, e poi un attimo dopo, la gioia, la fierezza. La mia bambina. Abbiamo condiviso un momento speciale, che non avrei creduto potesse essere nei fatti un rito di passaggio. C'è un prima e c'è un dopo quel momento, e ci credete, il suo essere contagiosa ha fatto si che io sia tornata pochi giorni dopo a fare l'altro che mi era rimasto insieme a una delle mie migliori amiche che ne ha fatti un altro paio, così come mia sorella, riaccompagnata proprio da Gaia.

Piccola, grande, leoncina della mamma.