31 maggio 2016

La tesa fune rossa dell'amore - Presentazione alla biblioteca di Villa Leopardi





La mia mamma scrive, e traduce poesie. L'ultimo libro a cui a lavorato si intitola La tesa fune rossa dell'amore - madri e figlie nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese 


Una raccolta di sessanta testi quasi tutti inediti in traduzione di quaranta autrici, alcune mai tradotte in italiano, che appartengono all'ultimo trentennio-quarantennio, curata da quattro autrici-traduttrici appassionate di poesia femminile, che hanno già collaborato insieme nell'antologia Corporea, Il corpo nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese.

Il libro verrà presentato questo pomeriggio dalle autrici,nella biblioteca di Villa Leopardi a Roma. Noi siamo in viaggio e non ci saremo ma qui i libri della nonna iniziano ad essere letti anche dai bimbi...


La poesia può avere tinte forti e trattare tematiche difficili, ma è un bellissimo spunto per il dialogo con ibimbi, proprio per le sue immagini e i rimandi a cosî tante immagini ed emozioni. Con un pochino di attenzione, ma certamente molte letture sono possibili ed interessanti insieme a loro.


25 maggio 2016

Presentazione del libro "Fisiologia della nascita" 26 maggio


Un libro che vuole contribuire a modificare l'attuale metodo di assistenza alla nascita fisiologica , riportandolo a misura di madri e bambin*.

Per cambiare la tendenza della cultura della nascita, evitare il ripetersi di situazioni aberranti emerse come mai prima grazie alla campagna #bastatacere , favorire la fisiologia e promuovere quella che dovrebbe essere un'assistenza basata sul Rispetto.

"E in principio ci fu la speranza…
Speranza di contribuire a cambiare l’attuale assistenza alla nascita in Italia nelle sue espressioni di indifferenza, ignoranza e paradossalità. Speranza di riuscire a svelare le ricadute di un’assistenza che non rispetta la libertà.” Roberta Spandrio, Anita Regalia, Giovanna Bestetti
Vi aspettiamo!

In collaborazione con:
Il Melograno – Centro Informazione maternità e Nascita, sedi di Monterotondo e Rieti
Freedom for Birth, Rome Action Group
Creattivamente Ostetriche
Mamma Doula
Vita di Donna


23 maggio 2016

18 anni!

La nostra Patatina ha ormai spento ben 18 candeline....è vecchietta, acciaccata, magra come una rondine, confusa da una vaga demenza senile, spelacchiata, silenziosa, debole. Lei c'è, anche se a volte non sembra. E' in buona salute, nonostante tutto. E ci insegna il declino. Ci parla ogni giorno della fatica di un corpo che si consuma, che si usura. Racconta ai nostri figli e a noi del tramonto dell'esistenza. Ci rende i giorni e le notti complicate con la sua confusione e la sua incontinenza, sembra rimaere calva dopo una carezza, sembra appesa ad un filo e invece resta.


E' con noi da pochi giorni prima che ci conoscessimo. Ha visto ogni istante tra noi due. Ha sopportato due traslochi e ben tre figli, ai quali ha lasciato letteralmente il posto sotto le coperte nel lettone. I bambini, non li ha graffiati neppure quando avrebbe dovuto. Racconta una vita, è in tutti i nostri ricordi, adora Jari, l'unico al quale da così piccolo richieda esplicitamente attenzioni, lui che fa il compleanno nella sua stessa settimana.


A volte, lo ammetto, le diciamo cose per niente carine, ad esempio quando appena svegli la mattina camminiamo su qualcosa che non dovrebbe essere lì...per poi ovviamente sentirci infinitamente in colpa. Grazie a lei parliamo spesso della fine della vita, parliamo dei dopo, parliamo di corpi che smettono di funzionare. Siamo felici e grati di essere cresciuti insieme a lei, perchè un animale ti regala spunti insostituibili, la sua presenza, con le sue necessità e gli spazi da rispettare educano i bambini (e noi) ad alcuni aspetti della vita che, insieme, vengono fuori da soli.
Giorno dopo giorno, quando più quando meno, parliamo dell'attesa. E, insieme, aspettiamo.


20 maggio 2016

Libri per bambini (scritti dai loro papà!) : Le F@vole via E-mail

https://www.facebook.com/FavoleViaEmail

Questo che sto per raccontarvi è un progetto che mi piace molto, che nasce dall'idea di due papà, appassionati di scrittura e soprattuto determinati a non rinunciare all'appuntamento serale con i loro bambini, "divoratori di storie" della buonanotte, pur trovandosi spesso fuori città per lavoro.

Due papà, Maurizio Malavasi e Valerio Ciardi, che hanno scritto a quattro mani una "versione 2.0" delle classiche Favole al Telefono di Gianni Rodari in cui il ragionier Bianchi in viaggio per l'Italia raccontava al telefono una favola al giorno a sua figlia.

Ne è nato il libro F@vole via E-Mail, una raccolta di 20 racconti fantasiosi, 10 per ciascun autore, con protagonisti di ogni genere, ciascuno spedito via E-mail al piccolo destinatario. Un progetto che si riaggancia a un super-classico dei libri per bambini testimoniando però la realtà digitale di molte famiglie dei nostri tempi. Che poi famiglie digitali lo siamo tutte in qualche modo, chi più chi meno, che ci piaccia oppure no. E' una realtà che può avere tante forme, e sicuramente nell'accorciare le distanze l'e-Mail usata per spedire fiabe ai bimbi ha qui una funzione preziosissima.

Le F@vole via E-Mail, già alla seconda ristampa, può essere perchè no, il libro di lettura dell'estate, da proporre ai bimbi in età scolare, da portare in vacanza. Qui da noi quello che le ha apprezzate di più è sato proprio Andrea, che da quest'anno è in prima elementare, e qualcosa sta leggendo anche da solo. E' un gradevole mix di storie fantastiche, come La rivoluzione delle verdure e I fantasmini monelli ed altre che raccontano situazioni più comuni, come Il bimbo gigante di none Vevino ed Un nonno nuovo di zecca. 

Visitate e mettete un like alla pagina Facebook del libro, dalla quale potrete acquistare il libro direttamente dal sito dell' editore, che ha tempi rapidissimi, od anche via Amazon o Ibs. Ma potrete anche ordinarlo in qualunque libreria vicina a voi, perchè il circuito DistriBook e FastBook la raggiungerà senza problemi. Il libro si trova anche sugli scaffali di Mondadori, la prima volta per una casa editrice così piccola, decisamente un bel successo!

Maurizio e Valerio da bravi papà viaggiatori sono spesso in giro per presentare il loro libro: i prossimi appuntamenti saranno Sabato 21 Maggio alle 16:30 al Salone del Libro per Ragazzi di Bra, e Domenica 22 Maggio ospiti dalle 17:00 con Il giro d'Italia da Muggiò in occasione della partenza della 18°tappa del giro da Muggiò in collaborazione con l'Associazione L'Aurora.
Dalla pagina Facebook potrete seguire il calendario della loro agenda itinerante e magari andarli a conoscere di persona!
Presentazione alla Biblioteca di Cernusco

Gli autori ospiti di radio Lombardia

17 maggio 2016

Il primo anno di Jari!


Piccolo Jari ha compiuto un anno. Un anno incredibile. Un anno volato, forse quello che sembra volato più di tutti, che ha lasciato i segni che sembrano i più indelebili. In cui ci siamo trasformati ancora più di quanto non avessimo fatto prima.

Jari che non aveva nome e di cui non abbiamo voluto sapere il sesso fino alla nascita.
Che nella pancia si muoveva come nessuno mai, ed anche fuori.
Che col suo parto senza fiato mi ha insegnato un mondo, su di lui e su di me.

Jari che ha il nome che tutti sbagliano e richiedono, che nessuno capisce al primo colpo. (*)
Che forse è l'unico figlio che riusciamo a vedere per quello che è senza intrappolarci nelle aspettative.

Il nostro fagottino amoroso, il bambino d'oro, che ci riempie la vita di energia. Che ride, sempre.
Il fratellino piccolo, che ancora per un annetto dormirà nel lettone dove è nato con mamma e papà.

Il terzo figlio, che è andato al nido a sei mesi. E che ci sta benissimo e la mattina si tuffa in braccio alle maestre.
Quello che ha mobilitato i nonni come in due ancora non avevano fatto.
Il fratellino che la mattina va a svegliare Gaia, che ride e cerca Andrea, che va pazzo per farsi la doccia con papà, che accarezza la gatta che gli si avvicina da sempre per farsi toccare, anche a costo di perdere ciuffi di pelo.


Crescere insieme a tre bambini è un grande regalo. E sapere che anche tu sei in continuo movimento grazie ed accanto a loro, che sei ancora tu ma che sei anche tutte quelle persone nuove che sei diventata con ciascuno, è una sfida continua, una cosa bella ed esaltante e insieme così grande, anche un pò spaventosa. Leggere in loro la tua traccia, cercare in te le loro parole e ritrovare la mimica dei tuoi gesti e dei tuoi suoni.  Stingerli al cuore per dargli, e nello stesso istante, inevitabilmente prendergli. Con Jari questo è diventato chiarissimo. Buon compleanno piccolino mio, piccolo immenso tesoro.


 (*) per tutti quelli che se lo stessero chiedendo, il nome Jari è la forma contratta di Jalmari, la versione finnica dell'antico scandinavo Hjalmarr, che significa guerriero (-arr) con l'elmo (-hjalmr). Quindi Jari, che si pronuncia letteralmente Iari, significa "guerriero". Il nostro baby-vichingo del cuore :)









12 maggio 2016

Ascoltare per crescere (tutti insieme)


Come lo scorso lontano post accennava, ultimamente c'è stata un pò di confusione qui. Confusione tutta nostra, perchè i bambini danno il La ma chi deve comporre, aggiustare, ascoltare la sinfonia alla fine siamo sempre noi.

Andrea si è arrabbiato molto. Moltissimo. Con noi, con le maestre. E stato provocatorio, maleducato, insopportabile, oppositivo, irritante, strafottente. Ce l'ha messa proprio tutta. A scuola hanno proposto anche un lavoro sulle emozioni, e lui, cresciuto con l'incentivo costante al sapersele riconoscere, ha chiaramente detto di provare quasi sempre solo rabbia.

Rimani un pò spiazzato insomma. Può capitare. Poi se capita un giorno si e l'altro pure, se oltre a insultarti e guardarti con occhi feroci a scuola salta sui banchi e grida TI HO DETTO DI NOOOO alla maestra insieme a qualche parola non proprio carina...cominci a interrogarti.

E ora, dopo un mesetto, forse due, qualche risposta l'abbiamo trovata. Non senza aver fatto dei pasticci nel frattempo. Perchè si procede per tentativi ed errori, si impara vivendo, dicono.

Tante cose insieme certamente, la prima elementare, la nascita del fratello e il suo primo anno di vita con gli assestamenti continui della vita di famiglia a cinque. I confini delle regole, a scuola e a casa, i suoi sette anni e la progressiva affermazione di sé. I "no", quelli ricevuti quanto quelli elargiti, i contesti diversi e i gruppi di riferimento, quello che piace fare, quello che non va di fare, quanto, e quando.....

Mi sono trovata davvero in difficoltà, ho sinceramente pensato di non sapere cosa fare. Ho cercato aiuto, ho chiesto informazioni e pareri ad amiche anche professioniste per trovare qualche chiave di lettura. Modalità di gestione e di contenimento di tanta pressione, esplosa così intensamente.

Cosa sta dicendo un bambino che si comporta così? Con chi si comporta così e con chi no? Da chi ha bisogno che arrivi una reazione? Per quale motivo? Dov'è quel vuoto da riempire con così tanto rumore? Per cercare di dare risposta a queste domande in realtà bisogna fare una cosa, più di altre.  


 A  S  C  O  L  T  A  R  E  .


E lo scrivo in modo enfatico perchè non è così scontato. 

Perchè mentre tuo figlio diventa il bambino difficile, tu tendi comunque a pensare al fatto che stia uscendo da dei ranghi che TU credi che esistano.
E non lo ascolti perchè parli.

Perchè mentre ti dice che ti odia e che la sua vita è brutta ogni giorno, tu tendi comunque a pensare che non sappia cosa sta dicendo e che sia oltremodo esagerato.
E non lo ascolti perchè TI senti offeso e preoccupato, e devi tranquillizzarTI.
 
Perchè mentre la maestra ti racconta un bambino che provoca fino ai nervi scoperti e che fa cose che sinceramente non ti aspettavi, tu tendi comunque a pensare a come spiegargli che pure se aveva delle ragioni di partenza, avrebbe dovuto saperle gestire in altro modo.
E non lo ascolti perchè tenti di insegnargli le TUE strategie di comportamento. 

Potrei andare avanti ma mi fermerò. Perchè altrimenti parlo troppo, e il nocciolo di questo post è qui. 

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Aver scritto tutto ciò mi ha fatto molto bene. Grazie, alla mia amica e doula Elisabetta, che oggi mi ha chiesto come andassero le cose, e al mio rimandare la risposta perchè in quel momento non avevo tempo di scriverla tutta (...) mi ha suggerito di farlo qui...direi che è un buon modo per tornare a scrivere dopo una certa...pausa :)