1 febbraio 2016

Piccola storia dei primi orecchini...

Un pomeriggio, Gaia ci ha detto di aver deciso che l'indomani avrebbe voluto farsi i buchi alle orecchie. Se ne era parlato qualche volta, anche se nella mia mente era un'eventualità ancora piuttosto lontana. Gaia è una bimba leone, attenta e decisa, contagiosa con i suoi stati d'animo, che fin da piccolissima ha sempre tenuto molto ad esprimere chiaramente i suoi desideri o il suo disappunto.

Quando ha detto di avere deciso lo ha fatto con chiarezza, e molta naturalità, perciò abbiamo pensato che fosse giusto accogliere questa volontà, pur avendo un pò di timore per come si sarebbe trovata realmente nella circostanza pratica. Mi sono offerta di accompagnarla e di farmene prima uno io, lì con lei, così che avrebbe potuto vedere come funzionava, e quindi decidere se continuare o invece ripensarci...e la mattina dopo siamo uscite, molto emozionate.

Così io ho fatto il mio (settimo) buco alle orecchie, con lei che guardava incuriosita e tranquilla, me che ero mille volte più agitata di una bimba di quattro anni e mezzo che invece un secondo dopo ha detto "adesso tocca a me" e che si è seduta guardandosi dritta nello specchio entusiasta.

Primo, e poi secondo, il respiro sospeso, forse l'incredulità, e poi un attimo dopo, la gioia, la fierezza. La mia bambina. Abbiamo condiviso un momento speciale, che non avrei creduto potesse essere nei fatti un rito di passaggio. C'è un prima e c'è un dopo quel momento, e ci credete, il suo essere contagiosa ha fatto si che io sia tornata pochi giorni dopo a fare l'altro che mi era rimasto insieme a una delle mie migliori amiche che ne ha fatti un altro paio, così come mia sorella, riaccompagnata proprio da Gaia.

Piccola, grande, leoncina della mamma.




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