Sognavo una morte dolce per lei, non è stato così. Una di quelle storie invidiabili in cui torni a casa e lei ti aspetta, si accoccola e si addormenta per sempre sotto una carezza. Invece soffriva, la carezza c'era, ma non bastava, non poteva. Sono stata così male a sentirmi dividere nell'essere di cura a tutti. Jari la salutava, Gaia piangeva. L'abbiamo avvolta in un asciugamano. Messa in macchina. Ho guidato dal mare a Roma piangendo tutti con una gatta morta in macchina, perchè volevamo riportarla a casa. Ho chiamato un'amica che in quel momento era l'unica che poteva ascoltarmi, e lei c'è stata e le sono grata.
L'abbiamo riportata da papà e da Andrea, e poi abbiamo preparato la sua scatola, e siamo andati al casale magico per seppellirla. Abbiamo scavato, col piccone, una terra durissima. Scavare aiuta. Ha un suo perchè, ha un senso nella chiusura del cerchio. Ci sono venute le vesciche sulle mani, c'era la luce del tramonto ed era bello. Ed ora riposa sotto un albero, tra la mentuccia, quel profumo ci farà pensare sempre a lei.
Condivideremo ancora tante emozioni tutti insieme intorno al suo ricordo. Con Jari erano così innamorati, e lui ora quando la cerca fa ciao con la mano, cosa che quando la vedeva non faceva mai, perchè andava per accarezzarla, ora forse perchè sa di averla salutata. Andrea uscito al parco con il padre ha smesso di giocare ed è voluto tornare a casa appena ha saputo che se n'era andata. Gaia che era lì, ogni tanto scoppia in lacrime.
Ciao Patatina, grazie per averci insegnato tanto, sempre, persino ancora adesso che non ci sei più. Il tempo ci porterà un pò di pace, sarai sempre nei nostri cuori come noi sapevamo di essere nel tuo.
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