26 agosto 2016

Il tempo delle mamme (parte II - il tempo per sè)

io e Jari di due settimane

A volte le mamme che incontro fin dalla gravidanza si domandano se dopo riusciranno ancora ad avere tempo per sè. Alcune hanno già ricevuto una bella dose di testimonianze e consigli non richiesti da tutto il circondario, altre sono molto spaventate dalla prospettiva della "rinuncia" a qualcosa (qui ci sarebbe un bel discorso socioculturale da affrontare :) ed altre ancora invece hanno già preparato un programma dettagliatissimo per il prossimo futuro.

Ora....indovinate? Una risposta non esiste :) nessuno può sapere chi uscirà da quella mamma, nè quale mamme uscirà da quella nascita, ed entrambi lo scopriranno insieme, si scopriranno insieme (possibilmente senza interferenze e disturbi, e magari con l'aiuto e il sostegno di una doula!) ma come accennavo anche qui ,il tempo con la cucciolanza -ops, gravidanza :) si trasforma, cambia.

I numeri e gli orologi servono a poco, si vive di esperienze tutte nuove, che a volta portano via ore, a volte si susseguono e non lasciano riposo, a volte sembrano fin troppo regolari, sempre fino a nuovo ordine. Si è alla scoperta dell'equilibrio giusto, continuamente da tarare su questa nuova minuscola persona che ha già il suo carattere e le sue preferenze, pur essendo completamente dipendente dalla madre (è fisiologico eh, non agitiamoci), pur avendo a malapena compreso di essere uscita nel mondo. Il suo mondo siamo noi ed essere il mondo per qualcuno è immensamente...denso.

Nel turbine di tutto quello che comporta, il tempo sembra fermo. La madre ha la sensazione che le cose resteranno per sempre così , che a volte può spaventare. Nel vortice di scoperte e meraviglia, in cui tutto è nuovo, in cui tutto è da scoprire anche più volte nello stesso giorno, può arrivare un senso di nostalgia per le vecchie abitudini. Per quei gesti anche piccoli che eravamo abituate a fare quando ne avevamo voglia....e adesso può capitare di osservare incredule che voglia ne avremmo ma sembrano gesti diventati impossibili. Non è detto che sia così.

Provate, proviamo, a fare una cosa, per noi, al giorno. Una sola, ma che sia solo nostra. Che detto tra noi non dovrebbe valere solo per le puerpere, ma per tutti sempre!
Un piccolo gesto, anche davvero semplice come può essere bere una tisana con calma, uscire a fare un giro a piedi, fare una bella doccia con scrub e crema profumata, sistemare le sopracciglia, mangiare qualcosa di buono indisturbate, comprare dei fiori freschi.....una cosa, una per cominciare, che per tutto il resto c'è tempo. Il tempo delle mamme non è in conflitto con quello dei neonati. Ora si è insieme e si imparerà a fare le cose insieme....ognuna coi suoi tempi, intanto partiamo da qui. Mi piace tanto dire mettersi al primo posto, parlando di neomamme più che mai.

Una coccola, un gesto di cura per noi, aiuta a riallineare le cose: esistiamo anche per noi, e solo se ci riconosciamo e ci sentiamo bene riusciremo a prenderci cura della creaturina. Mettersi al centro è questo: sapere che dobbiamo sentirci bene, e qualora non fosse così, chiedere aiuto. Chiedere, cercare, che nel nostro mondo si è inspiegabilmente trasformato in un significante di debolezza, mentre è testimonianza dell' essere centrate e saper riconoscere i propri limiti per non credere di venirne sopraffatte.




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