17 maggio 2016

Il primo anno di Jari!


Piccolo Jari ha compiuto un anno. Un anno incredibile. Un anno volato, forse quello che sembra volato più di tutti, che ha lasciato i segni che sembrano i più indelebili. In cui ci siamo trasformati ancora più di quanto non avessimo fatto prima.

Jari che non aveva nome e di cui non abbiamo voluto sapere il sesso fino alla nascita.
Che nella pancia si muoveva come nessuno mai, ed anche fuori.
Che col suo parto senza fiato mi ha insegnato un mondo, su di lui e su di me.

Jari che ha il nome che tutti sbagliano e richiedono, che nessuno capisce al primo colpo. (*)
Che forse è l'unico figlio che riusciamo a vedere per quello che è senza intrappolarci nelle aspettative.

Il nostro fagottino amoroso, il bambino d'oro, che ci riempie la vita di energia. Che ride, sempre.
Il fratellino piccolo, che ancora per un annetto dormirà nel lettone dove è nato con mamma e papà.

Il terzo figlio, che è andato al nido a sei mesi. E che ci sta benissimo e la mattina si tuffa in braccio alle maestre.
Quello che ha mobilitato i nonni come in due ancora non avevano fatto.
Il fratellino che la mattina va a svegliare Gaia, che ride e cerca Andrea, che va pazzo per farsi la doccia con papà, che accarezza la gatta che gli si avvicina da sempre per farsi toccare, anche a costo di perdere ciuffi di pelo.


Crescere insieme a tre bambini è un grande regalo. E sapere che anche tu sei in continuo movimento grazie ed accanto a loro, che sei ancora tu ma che sei anche tutte quelle persone nuove che sei diventata con ciascuno, è una sfida continua, una cosa bella ed esaltante e insieme così grande, anche un pò spaventosa. Leggere in loro la tua traccia, cercare in te le loro parole e ritrovare la mimica dei tuoi gesti e dei tuoi suoni.  Stingerli al cuore per dargli, e nello stesso istante, inevitabilmente prendergli. Con Jari questo è diventato chiarissimo. Buon compleanno piccolino mio, piccolo immenso tesoro.


 (*) per tutti quelli che se lo stessero chiedendo, il nome Jari è la forma contratta di Jalmari, la versione finnica dell'antico scandinavo Hjalmarr, che significa guerriero (-arr) con l'elmo (-hjalmr). Quindi Jari, che si pronuncia letteralmente Iari, significa "guerriero". Il nostro baby-vichingo del cuore :)









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